Il quartiere di San Cataldo, proteso sul mare Adriatico, vanta una storia che affonda le sue radici nell’epoca romana. Tracce di ville e insediamenti rustici di quel periodo sono state rinvenute durante gli scavi archeologici, testimoniando un passato ricco e fiorente.
Il vero sviluppo di San Cataldo come borgo marinaro ebbe luogo nel Medioevo. La posizione strategica di San Cataldo, affacciato sul mare e situato in prossimità della città di Bari, favorì il suo sviluppo come importante centro per la pesca e il commercio marittimo. Le barche dei pescatori solcavano quotidianamente il mare, rifornendo la città di pesce fresco, mentre i mercanti commerciavano con porti vicini e lontani, contribuendo alla prosperità del borgo.
Un punto di svolta fondamentale per San Cataldo fu la costruzione del Faro nel 1869. Questa imponente struttura, alta ben 66,4 metri e composta da 380 gradini, divenne non solo un simbolo del quartiere, ma anche un importante riferimento per la navigazione marittima. La sua luce, che si proiettava per 24 miglia nautiche, guidava le navi in entrata ed uscita dal porto di Bari, garantendo la sicurezza dei viaggi in mare.